Sono 30 ettari che, nel centro della città di Caserta, su ex zona militare la natura ha riconquistato i suoi spazi; merli, gazze, il picchio e una colonia di pappagalli, un vero angolo di natura da salvaguardare, a cui siamo obbligati a prendercene cura come la Casa Comune in accordo alla Laudato si’. L’area è ora oggetto di un progetto di rigenerazione urbana il cui masterplan dello studio di Alvisi Kirimoto prevede la realizzazione di sei parchi tematici, 786 m di percorsi d’acqua, 511 alberi, un progetto attento alla sostenibilità e basato sul principio dell’economia integrale. Osservando attentamente il masterplan e le indicazioni, non se ne individua la destinazione urbanistica d’uso: inedificabile, verde pubblico (F2), centri commerciali e ristoranti con annessi campetti sportivi e parcheggi (F3/F4), ci potrebbe essere tutto ciò che non è compatibile con un Parco Verde e nemmeno con la Laudato si’. In una città dove queste realtà sono sperimentate e ben diffuse, dove il cemento ha sostituito i “campi”, e le ultime aree verdi sono assaltate da nuovi cantieri, il futuro del Campo Laudato si’ senza una destinazione urbanistica d’uso è messo in dubbio sulla sua vera funzione e fruizione da parte dei cittadini come parco verde pubblico; cosa ne è stato della raccolta firme dei cittadini, 10.000 nel 2002, 2500 in una successiva raccolta interrotta dal Covid e poi ripresa, alla chiara richiesta Macrico destinazione d’uso F2? Si legge inoltre che 48.820 mq di edifici saranno rigenerati e che sarà dimezzato l’edificato; non c’è un dato ufficiale delle volumetrie presenti e future espresse in metri cubi. Con un preventivo di spesa di 180 mln €, con finanziamenti privati chissà, che i 48.820 mq non si possano sviluppare in altezza! Sull’area insistono dei vincoli che non possono essere ignorati, la realizzazione di una volumetria verticale mette in discussione lo storico parametro urbanistico sulla limitazione delle altezze. Una cifra così alta non è giustificabile nè moralmente accettabile ed è in opposizione allo spirito della enciclica Fratelli Tutti.
Stefano Angelone - Consigliere Nazionale del Movimento Cattolico Internazionale per la Pace Pax Christi
Lucia Vagliviello
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