mercoledì 1 aprile 2009

A Salerno al via il 2° Concorso “Esercito e Società”

Salerno – Venerdì 3 aprile 2009, alle ore 10,30, nel Salone dei marmi del comune di Salerno si terrà la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione del concorso "Esercito e Società".
Ai saluti dell’on. Vincenzo De Luca, Sindaco della Città di Salerno, dell’on. Angelo Villani, Presidente della Provincia di Salerno e del generale di brigata Luigi Roberto Epifanio, Comandante del Comando Militare Esercito "Campania", interverranno il professor Pietro Piscitelli, Presidente del Consiglio Regionale Campania dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, il dottor Rossano Bartoli, Segretario Generale Lega del Filo d’Oro ed il tenente colonnello Salvatore Sileo, Capo Ufficio Concorsi del Centro Documentale di Salerno. A coordinare i lavori, il giornalista Peppe Iannicelli.
L'evento nasce da una collaborazione tra il Comando Militare Esercito "Campania" e l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, allo scopo di accrescere sempre di più la fiducia nell'Esercito, potenziandone l’immagine, il prestigio istituzionale e soprattutto la sua funzione sociale. Non a caso il master message del Piano di Comunicazione dell’Esercito Italiano anche per il 2009 è "Esercito Italiano: una risorsa per il Paese".

Segmenti Espressionistici



"Segmenti Espressionistici"
con opere di Giuseppe Carpinelli
a cura di Maurizio Vitiello

Napoli- Sarà inaugurata giovedì 2 Aprile 2009, alle ore 18, al "Caffè dell’Epoca", a Piazza Bellini, spazio culturale, fondato nel 1898, Via Costantinopoli, 81-82, Napoli, la mostra curata da Maurizio Vitiello, intitolata "Segmenti Espressionistici" con opere di Giuseppe Carpinelli.
Interventi di: Pino Cotarelli, Franco Lista, Antonino Scialdone, Maurizio Vitiello.
Sino a venerdì 20 Aprile 2009.


Scheda della mostra

L'attuale pittura di Giuseppe Carpinelli si presenta interessante, nonché accattivante per quelle motivazioni che reggono squarci espressionistici. Il forte senso della realtà governa paesaggi di netto sapore mediterraneo, utili visioni d'insieme, scenografie ripulite da assillanti metropoli, macchie di scenari verdi. E da queste tessiture emergono panoramiche sospese tra sogni ed emozioni. Cromatismi mediterranei, segnati da minime figurazioni, intervallate da luci ed ombre, dettagliano sequenze fantastiche, iperboliche e vitali, sotto l'impulso di una mano pilotata da una fresca vena. Carpinelli produce composizioni che risucchiano cadenze visive di un iter che ripercorre note passate, nonché dati attuali. Emerge, convinta, la voglia dell’operatore di stendere campiture veloci e lavorare per segmenti espressionistici. Nei suoi lavori, che ripropongono coste, territori, ambienti si leggono ritmi e dinamicità. Giuseppe Carpinelli, oscillante tra pittura cosmica e pittura di naturalità, modula azzurri trapassanti, verdi sottili, neri intensi.


Maurizio Vitiello

venerdì 27 marzo 2009

Per il clarinettista Luigi Pettrone al via un altro intenso anno di concerti prestigiosi.



Sabato 28 marzo, concerto presso l' Auditorium di Vitulazio.



Al via un nuovo anno artistico per il giovane clarinettista pignatarese Luigi Pettrone. In agenda tanti appuntamenti son in programma che vedranno protagonista , il maestro Pettrone, su tutto il territorio nazionale e oltre che sicuramente polarizzeranno l'attenzione e faranno parlar di se , come sino ad ora accaduto. Il giovane clarinettista, richiesto dalle più prestigiose e famose associazioni concertistiche italiane ed estere calcherà, a breve, i podi di moltissime città sia da solista che in formazioni da camera.
Dopo il successo dello scorso 21 marzo ad Origliano, provincia di Salerno, in occasione dei concerti di primavera con i professori del Teatro San Carlo di Napoli, sabato, 28 marzo, il clarinettista si esibirà a Vitulazio (CE) presso l’ Auditorium con l’ Ensemble strumentale "Musicinema".
Il tour continuerà l' 08 Aprile ad Acitrezza (CT) . In detta occasione, il clarinettista Pettrone si esibirà in un duo con il pianista Giuseppe Senfett, con il quale ha vinto la ventinovesima edizione del prestigioso Concorso di Musica da Camera "A.M.A. Calabria ( www.senfett-pettrone.it ); mentre il giorno successivo, approderà nella città di Catania per l’Associazione Musicale "Liceum". Nel mese di giugno invece il maestro Pettrone si esibirà a Capua per i concerti in omaggio all’anniversario di Martucci; e ancora Napoli, Roma, Vicenza, Istituto di Cultura di Amesterdam, Conservatorio di Lugano e altre ancora. In dette occasioni Pettrone eseguirà da solista i concerti di Stamitz, Mozart, Weber, Mercadante, Rossini, Sebastiani.
Il 9 luglio, Luigi Pettrone farà tappa a Foggia per l’A.G.I.M.U.S con l’ ensemble di clarinetti. In conclusione, è doveroso dire che recentemente, Luigi Pettrone è stato invitato dal grandissimo maestro Antonello Paliotti (www.antonellopaliotti.com) come clarinettista dell’ ensemble strumentale "Diagonale", formato da musicisti di grandissimo livello artistico e indiscussa fama, specializzati sulla musica del ‘900 e oltre.
Non resta che seguire man mano l'attività artistica del giovane pignatarese Pettrone, un fiore all'occhiello per la cittadina calena.

Lucia Vagliviello

"Souladduje - inciuci in musica voce e chitarra" all'Highlander



Pignataro Maggiore- Sabato sera, 28 marzo alle ore 20.00, presso il ristorante pizzeria wine bar l'Highlander, sito a Pignataro Maggiore si terrà la serata con i "Souladduje - inciuci in musica voce e chitarra". Il progetto "Souladduje - inciuci in musica voce e chitarra" è un progetto di incontro tra musica e teatro che nasce, un po' per gioco, ufficialmente nel 2007 anche se in realtà, la collaborazione con il buon Ciro Rea risale ad almeno un anno prima . Al duo, composto da Lello Russo e Ciro Rea, piace smontare e rimontare i pezzi che selezionano in una vera e prorpia analisi psicologica e formale: testo, poesia, significato, intenzioni, emozioni, tramatura, respiri, fantasie, allucinazioni e deliri il tutto per farne una esperienza personale, una storia autobiografica nel grembo della filogenesi poetica e musicale della nostra tradizione classica e popolare. Il pezzo così prende vita non solo nelle corde, vocali o della chitarra, ma nel corpo, nei movimenti, nelle espressioni e nelle sensazioni del loro raccontare, a volte divertito e a volte dolorante. Al duo, piace ciò che propongono perchè a loro piace essere ciò che cantano. Alla domanda perchè la lingua dialettale, rispondono: " perché in dialetto abbiamo imparato persino a sognare... Voce e chitarra, perché la storia, la nostra storia, va raccontata nell'intimità."
Lucia Vagliviello

mercoledì 18 marzo 2009

Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare tutte le vittime della mafie.

Sabato 21 marzo, in piazza Plebiscito: Modena City Ramblers
"L'etica libera la bellezza. Riscattare la bellezza, liberarsi dalle mafie" questo è lo slogan della XIV edizione della kermesse.




Napoli- Si svolgerà a Napoli, il 21 marzo la quattordicesima edizione della "Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie" promossa da Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie e Avviso Pubblico e con l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del comune di Napoli, la Provincia di Napoli e la Regione Campania. La Giornata della Memoria e dell'Impegno ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie e rinnova in nome di quelle vittime il suo impegno di contrasto alla criminalità organizzata. Libera per la XIV edizione ha scelto la Campania, ha scelto Napoli, città dalle mille contraddizioni, dai mille colori. "L'etica libera la bellezza. Riscattare la bellezza, liberarsi dalle mafie", è lo slogan che accompagnerà questa giornata, durante la quale si incontreranno a Napoli oltre 500 familiari delle vittime delle mafie in rappresentanza di un coordinamento di oltre 3000 familiari. Saranno presenti rappresentanti delle Ong provenienti da circa 30 paesi europee. Il 21 marzo il lungo corteo attraverserà il lungomare di Via Caracciolo per giungere a Piazza Plebiscito. Durante il corteo saranno letti, ininterrottamente, i nomi delle oltre 900 vittime innocenti delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell'ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere. Ma da questo terribile elenco mancano tantissime altre vittime, impossibili da conoscere e da contare. Perché i traffici delle mafie fanno anche altre vittime: quelle dei morti sul lavoro, della tratta degli esseri umani, i tanti morti provocati dal traffico degli stupefacenti, le vittime del caporalato, dello sfruttamento della prostituzione, del traffico delle armi e quelle avvelenate e uccise dalla camorra dei rifiuti. Saranno presenti a Napoli per la prima volta anche familiari di vittime della criminalità straniera, tra gli altri marcerà insieme ai familiari delle vittime delle mafie, anche il figlio di Anna Politkovskaja, la giornalista russa uccisa il 7 ottobre 2006 da un killer mentre rincasava" (tratto da http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/827).

Lucia Vagliviello

Gli 'A67 inaugurano la Primavera con dieci giorni dedicati alla propria terra.

'A67 : la primavera di Napoli

19/03/2009 - Libera - CASAL DI PRINCIPE (CE) Pza V.Emanuele h 20
21/03/2009 - Libera - NAPOLI Pza Plebiscito h 17
26/03/2009 - Premio Napoli - NAPOLI Palazzo Reale h 17
29/03/2009 - Generazione Suburbe - SCAMPIA (NA) Auditorium h 21


Gli 'A67 inaugurano la Primavera con dieci giorni dedicati alla propria terra.

Come anticipa l'articolo del cantante Daniele Sanzone pubblicato sul Corriere del Mezzogiorno (Dossier Osservatorio sulla Camorra), si comincia con la partecipazione alla tre giorni nazionale di LIBERA Associazioni Nomi e Numeri contro le Mafie: la rockband di Scampia non poteva mancare alla XIV edizione della Giornata della Memoria e dell'Impegno, nel 2009 a Napoli con il titolo ´L'etica libera la bellezzaª, dopo le molte iniziative condivise in questi anni. Gli 'A67 saranno sul palco di entrambi i concerti, il primo a Casal di Principe in memoria di don Peppino Diana (cui hanno dedicato la bonustrack dell'ultimo disco ´Suburbª assieme a Roberto Saviano) e il secondo in Piazza Plebiscito a Napoli.
In queste giornate sarà anche presentato il documentario ´'A camorra song'io?, j'accuse corale che il fotogiornalista Salvatore Sparavigna ha realizzato partendo proprio dall'omonima canzone degli 'A67 per raccogliere un centinaio di risposte senza censura dai più alti esponenti della società partenopea.
Segue il 26 Marzo il prestigioso incontro ´Voci della città: gli 'A67 sono stati invitati dalla Fondazione Premio Napoli per presentare il proprio progetto, quale megafono delle periferie e della nuova generazione cittadina in Italia e all'estero.
Infine la terza rappresentazione di ´Generazione Suburbeª, lo spettacolo-concerto scritto con Giancarlo De Cataldo (giudice in Corte d’Assise autore di "Romanzo criminale") che dal Sud Italia fotografa la nuova generazione delle periferie metropolitane, gettando il pubblico a stomaco aperto nella cruda verità quotidiana. Tappa casalinga molto speciale, ospitata nel virtuoso progetto teatrale Punta Corsara di Fondazione Campania dei Festival e ospitante eccezionalmente il poeta e coreografo Calixto dell’Orchestra do Mundo, giovane voce rap delle favelas di San Paolo giù nel disco ´Suburb', maestro di strada nei progetti di cooperazione internazionale dell’Orchestra do Mundo. (Lo spettacolo aderisce come sempre allo Small Places Tour di Amnesty International).
‘A67 : la forza e l’urgenza dell’incontro, dalle periferie del mondo dritti al centro.

Lucia Vagliviello

Dal Dossier "Osservatorio sulla Camorra e sull'Illegalità"del "Corriere del Mezzogiorno" del 12/03/2009 di 'A67.

Dal Dossier "Osservatorio sulla Camorra e sull'Illegalità"
del "Corriere del Mezzogiorno" del 12/03/2009 di 'A67:
Don Diana e il valore della memoria
Il 21 marzo si terrà a Napoli la manifestazione itinerante
della memoria e dell’impegno di "Libera" per ricordare
le vittime di tutte le mafie, manifestazione che ormai da
quattordici anni ribadisce con forza la voglia di essere
contro tutte le mafie e contro la corruzione politica;
giornata che quest’anno assume, come non mai, un
significato incandescente vista anche l’ultima relazione
della Corte Dei Conti riguardo al sistema della corruzione
in Italia, per non parlare del tema della giustizia, che
negli ultimi anni ha toccato il fondo.
Credo che, in un clima politico come quello italiano, in cui
la bussola sembra impazzita e la sfiducia nei confronti
delle istituzioni e della politica in generale ha raggiunto
livelli difficilmente eguagliabili, la memoria sia l’unica
arma capace di far luce sul nostro presente e dar forma al
futuro restituendo senso alle nostre azioni.
La mancanza di memoria era per Bonhoeffer, teologo tedesco
protagonista della resistenza al Nazismo, il segno
distintivo del suo tempo; quella stessa mancanza di memoria
caratterizza anche i nostri giorni, nel senso che viviamo,
in forme e proporzioni diverse, un’ amnesia collettiva, o
meglio, una volontà ad occultare e ad infangare la memoria
evitando così l’assunzione delle proprie
responsabilità. Basti pensare all’oblio colpevole che lo
Stato italiano ha nei confronti dei morti ammazzati per
mafia e alla sua responsabilità nei confronti dei
familiari delle vittime che ormai da troppo tempo aspettano
verità e giustizia.
Quest’anno la manifestazione avrà un’ anteprima il 19
marzo a Casal di Principe in occasione del quindicesimo
anniversario della morte di don Peppe Diana, il prete di
frontiera che, attraverso il suo documento-appello "Per
amore del mio popolo" diffuso a Natale del 1991 in tutte
le parrocchie di Casal di Principe e dell’ aversano,
esortò la Chiesa affinché non rinunciasse al suo ruolo
profetico;
" Il Profeta fa da sentinella: vede l’ingiustizia, la
denuncia e richiama il progetto originario di Dio"
(Ezechiele 3,16-18), che nella terra di Don Peppino
rappresentava e rappresenta la denuncia del potere
criminale. Don Peppino Diana era convinto che fosse
necessario programmare un piano di lotta, un nuovo impegno
delle chiese del territorio per uscire da una neutralità
ormai colpevole. Fu ammazzato dalla camorra di Casal di
Principe il giorno del suo onomastico, nel 1994, mentre si
accingeva a celebrare messa, solo perché aveva osato
parlare ed opporsi a quel sistema, proprio come don Puglisi,
ammazzato dalla Mafia il 15 settembre 1993 e come il vescovo
di El Salvador Oscar Romero, ammazzato il 24 marzo 1980
dalla dittatura che governava il suo paese, non a caso i
primi nomi ai quali fu accostato don Peppino.
Con Bonhoeffer cambiano i tempi ma non l’impegno, visse
negli anni bui della dittatura nazionalsocialista, e
all’interno di essa non si limitò ad accusare la Chiesa
Evangelica ufficiale di aver riconosciuto l’autorità
del regime anche quando furono emanate le prime leggi
hitleriane del Marzo 1933, ma, addirittura, prese parte
alla congiura che intendeva bloccare Hitler. Il teologo si
allontanò dalla chiesa ufficiale affermando che questa
avrebbe dovuto avere un obbligo incondizionato nei
confronti delle vittime dell'ordine sociale, anche quelle
che non appartengono alla comunità cristiana. Dopo un anno
e mezzo passato in carcere, Bonhoeffer fu impiccato nel
campo di concentramento di Flossenburg il 9 aprile 1945.
Toccante risulta essere la risposta che il teologo diede a
un compagno di prigionia che gli chiese come potesse un
sacerdote partecipare a una cospirazione politica che
prevedesse anche l’uccisione di persone: « Quando un
pazzo lancia la sua auto sul marciapiede, io non posso, come
pastore, contentarmi di sotterrare i morti e consolare le
famiglie. Io devo, se mi trovo in quel posto, saltare e
afferrare il conducente al suo volante ».
La stessa coscienza, la stessa presa di posizione e lo
stesso impegno hanno portato alla medesima tragedia con
l’unica differenza che Bonhoeffer e Oscar Romero sono
vissuti all’interno di due spietate e sanguinarie
dittature, mentre Don Peppino e don Puglisi, vivevano in un
governo che si definisce democratico, ma che lascia sedere
comodamente in parlamento dei condannati in via definitiva.
Un governo che non solo non fa luce sulle innumerevoli
stragi e omicidi di mafia, ma, addirittura, ne infanga la
memoria.
È per questo che oggi più che mai abbiamo bisogno di non
dimenticare, anzi di imporci in modo ossessivo il ricordo,
la memoria, di chi ha dato la vita in nome di un’ idea di
stato e di giustizia, affinché noi potessimo vivere in un
mondo migliore che, come spesso ci ricorda don Tonino
Palmese, è possibile. Il tema di quest’anno per la
manifestazione di "Libera" fa riferimento proprio ad una
frase di Don Tonino Palmese: "l’etica libera la
bellezza"; io mi auguro che con la primavera possa
nascere la speranza che i condannati in via definitiva che
siedono nel nostro parlamento e che ci rappresentano trovino
proprio quell’etica di cui parla Don Tonino Palmese,
quell’ etica capace di liberare la bellezza di un atto
semplicissimo: dimettersi.
di‘A67
Un abbraccio forte a tutti
'A67